giovedì 11 novembre 2010

la sindrome della brioche vuota

Eh sì perché è capitato più o meno a tutti, di uscire una sera, un appuntamento, un invito a cena e già al momento di scegliere l’antipasto sei annoiato, e dici adesso che faccio? che gli dico? E non tutti hanno l’inventiva di quell’altra mia amica che si è fatta chiamare dalla mamma, connivente, con la scusa di aver perso le chiavi e l’ha fatta correre a casa.
Il problema è annoso, la sventurata ieri sera è uscita con un ragazzo, di bell’aspetto che l’aveva anche velatamente corteggiata per un po’, ma alla fine della cena si è trovata a pensare di aver avuto di fronte una persona da poco, una persona che non dice nulla di interessante, che non fa ridere, che non ti crea la curiosità di chiedergli un qualunque perché…E’ un po’ come quando al bar scegli un croissant, al primo morso la sfoglia fragrante ti appaga, poi aspetti il cuore di marmellata: mordicchi a destra, mordicchi a sinistra, ma niente da fare, la marmellata non la trovi…delusione! Ditemi, non vi è mai capitato?

1 commento:

  1. Maria Antonietta aveva già intuito che le brioches fossero alimenti sopravvalutati... ;)

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